Caseina Ed Effetti Collaterali

Quali sono le Cause Dell’allergia?

Ma la confusione tra allergia e intolleranza regna principalmente nel campo alimentare. In breve, se si somministra lattosio ad un soggetto intollerante e si esegue il breath test sarà possibile rinvenire una quota di idrogeno nel respiro esalato superiore rispetto a quella riscontrata prima della somministrazione: maggiore sarà la sua presenza, maggiore sarà l’evidenza di essere di fronte a un intollerante a latte, latticini e derivati». Si può essere allergici anche a frutta e verdura. In parallelo, anche l'avvicinarsi della fine dell'anno lavorativo genera ansia, tanto che il 39% degli intervistati lamenta una maggiore preoccupazione causata dai numerosi impegni sul luogo di lavoro, come bilanci, scadenze e pianificazioni per il nuovo anno. In primavera, infatti, i vegetali liberano i propri pollini, mentre in autunno è maggiore dolore farmaci la frequenza degli acari, perciò l'esposizione prematura ad uno di questi allergeni comporta maggiori probabilità di uno sviluppo futuro dell'atopia. Gli 8 alimenti allergizzanti più comuni (latte, uova, arachidi, pesce, frutta a guscio, soia, crostacei, grano) sono anche definiti, specie nella letteratura anglosassone, allergeni maggiori. In altri termini, gli alimenti vanno eliminati solo se è stata diagnosticata un’intolleranza “vera”, attraverso cioè gli esami citati sopra, e non mediante i test inattendibili. «Per esempio, quando si sospetta un’intolleranza al lattosio si effettua il Breath Test all’idrogeno per evidenziare il deficit enzimatico.

«Per quanto concerne la diagnostica, nelle forme allergiche è necessario cercare le IgE specifiche (gli anticorpi responsabili della reazione esagerata ndr) per un determinato alimento. Rast test. È un esame del sangue in cui vengono ricercati specifici anticorpi che il paziente deve avere se è allergico a una determinata sostanza. In caso di necessità, si può ricorrere al dosaggio delle immunoglobuline, un esame del sangue utile a dosare questi anticorpi specifici per ogni allergene. In individui predisposti si ha la produzione di particolari anticorpi “allergici” chiamati Immunoglobuline E(IgE) che reagiscono contro sostanze specifiche creando reazioni infiammatorie con varia sintomatologia. L’allergia è causata da una predisposizione genetica che porta i globuli bianchi a percepire come dannose alcune sostanze che in realtà sono innocue, producendo così molti anticorpi che a loro volta rilasciano le sostanze che causano la reazione allergica. Ce ne sono vari, tutti inattendibili: test citotossico (si fa attraverso il contatto al microscopio delle cellule degli alimenti sospetti con i globuli bianchi del paziente); test Trattamento Diabete del potenziale elettrico (valuta le modifiche della resistenza elettrica della cute a contatto con l’allergene), vega-test (si effettua tramite punture della cute) ecc. » - spiega la professoressa Ventura.

La corretta ed equilibrata alimentazione deve essere varia e prevedere l’assunzione equilibrata di tutti gli alimenti in rapporto al fabbisogno di nutrienti di ciascuno secondo l’età e lo stato. Alcuni ingredienti sono troppo importanti per essere abbandonati, in virtù delle loro proprietà e dei vantaggi per la maggior parte dei consumatori. L’allergia è una risposta del sistema immunitario all’esposizione di sostanze che per la maggior parte delle persone sono innocue come polline, alcuni alimenti, alcuni farmaci e acari. Gli allergeni che più spesso contribuiscono all’asma sono quelli inalatori (cioè che entrano nel corpo col respiro, detti anche aeroallergeni): acari della polvere, muffe, detriti e particelle di scarafaggi, animali domestici (cani, gatti o altri animali con pelo), pollini di alberi, piante, erbe selvatiche. Gli allergeni sono presenti sia nei derivati epiteliali propriamente detti (pelo, squame dermiche) che nel siero, saliva e urine. Nel bambino il riadattamento alimentare è meno scioccante che nell'adolescente o nell'adulto, perché le connessioni psicologiche tra alimentazione ed esperienze emotive non sono ancora strutturate. Nel gergo medico, tali immunoglobuline indicano speciali “anticorpi” che, a contatto con le sostanze allergizzanti, scatenano reazioni allergiche, appunto. «Allergia e intolleranza sono due risposte diverse che il corpo umano “esprime” a contatto con determinate sostanze, e che quindi non vanno confuse» - spiega la professoressa Ventura, specialista in Allergologia presso l’Università di Bari - «l’allergia è una reazione di tipo immunologico (cioè, propria del sistema immunitario), mediata da immunoglobuline della classe IgE».

Così come le due reazioni nascono da sistemi del corpo umano differenti, allo stesso modo le manifestazioni cambiano se si è affetti da allergia o da intolleranza. Pertanto il nichel è un micronutriente del quale sono sufficienti tracce affinché possa assolvere le sue funzioni biologiche; è stato calcolato che il fabbisogno ipotetico di nichel nell’organismo umano è dell’ordine dei 100 mcg. In un caso o nell’altro comunque, ai genitori dei bambini intolleranti o allergici spetta l’arduo compito di preparare piatti idonei alla dieta, facendo attenzione in molti casi anche a leggere le etichette dei cibi acquistati. È molto difficile dire se generalmente le allergie si possano prevenire oppure no, perché ciò dipende da molti fattori come la salute del paziente e il fattore scatenante: ad esempio, le allergie da polline sono molto difficili da prevenire, mentre quelle alimentari è possibile evitarle facendo abituare i bambini a mangiare alcuni cibi che causano le più comuni reazioni allergiche. L’allergia alimentare colpisce 5 bambini su 100, con un picco nei primi 3 anni di vita.

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